Come un battito d’ali


Se una delegazione di extraterrestri venisse a farci visita per uno scambio culturale intergalattico, come potremmo presentarci? Il nostro sistema politico che, a prescindere dal colore, ha come comun denominatore il “bluff”, in questo caso ci sarebbe d’aiuto. Il ministro degli affari extra-planetari se le caverebbe così: “…una società costruita su solide fondamenta di civiltà e umanità.


Alcuni esempi:

  •  la disoccupazione non esiste. In caso di imprevista perdita del lavoro, lo Stato interviene immediatamente e un assegno mensile di disoccupazione è garantito al cittadino.
  • Chi ha problemi di salute, può rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale e in pochi giorni potrà usufruire degli esami più sofisticati supportato da un’equipe di medici coscienziosi e altamente qualificati. Mesi di attesa? Preistoria!
  • Chi è vittima di soprusi o violenze, affidandosi al nostro sistema giudiziario, in breve tempo, vedrà fatti valere i propri diritti.
  • La scuola funziona perfettamente: i grandi cervelli hanno cibo per espandersi...” E così via…

Astronauta birra

In un incontro con extraterrestri non si può parlare che di fantascienza. Ma noi umani, che di umano ci stanno togliendo tutto, viviamo un’altra realtà. Il sistema non funziona. Non funziona con la scuola, la salute, la giustizia, i diritti. Abbiamo costruito una civiltà così articolata che non abbiamo più il minimo potere di interagire nel contesto in cui viviamo.

Subiamo un sopruso? Qualcuno ci ha frodato? Non possiamo reagire d’istinto, ma dobbiamo affidarci alla Legge, quella che ci dovrebbe proteggere. Godiamo della facoltà di sporgere denuncia. Ma tutti sanno che, sporgere denuncia, è come pagare il biglietto per un viaggio che vedi sul catalogo, ma non va oltre lo spessore della carta su cui è stampato. Anni di attesa, nutrendo avvocati con le fauci affamate, per poi, nel migliore dei casi, vincere la battaglia. Vittoria di Pirro: una vittoria fatta di niente, fatta di una testa di legno. Ne consegue che sei stato una testa di… a imbatterti nell’avventura della giustizia. Non esistono i diritti, li hanno stuprati i dritti.

Parliamo di salute. Se ti ammali la pena è doppia: sei malato e sfruttato. Finchè sei malato qualcuno ci guadagna. Le medicine vanno consumate, altrimenti le multinazionali si ammalano. Usano tutte le armi per annientare chi trova la soluzione per debellare definitivamente una malattia. Qualsiasi stratagemma è consentito per cancellare la minaccia “stanno tutti bene”. Per loro, la malattia è vita.

Trovare lavoro. Altra odissea. O hai un santo in paradiso, o non ti rimane che affidarti a San Precario, che del precariato ne è l’emblema. Se ricevi la grazia, ti accorgerai che lo stipendio che ti danno puoi scegliere se considerarlo: stipendio cipolla: apri la busta e puoi solo piangere; stipendio canaglia: non ti aiuta, ti fa soffrire, ma non puoi vivere senza; stipendio ateo: ci sono dubbi sulla sua esistenza.. Insomma: c’è da ridere per non piangere!

fiore delfini

Siamo nella …melma. C’è chi dice che il fiore più bello è quello che nasce dalla melma: il fiore di loto. Rifacendoci a questo principio, disponiamo di un’ottima base. Consapevoli che, con impegno e determinazione possiamo cambiare le cose, iniziando dal nostro piccolo.

Come un battito d’ali di farfalla può generare stravolgimenti dall’altra parte del pianeta, un cambiamento di atteggiamento cosciente nella nostra vita, sarà in grado di trasformare il negativo in positivo, creando una società di valore.

Testo di MariaTeresa Accardo - 2018

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