Badanti sempre più importanti
Prima c'era la famiglia. Un organismo polivalente all'interno del quale confluivano più generazioni. Bambini e nonni insieme dove la vita che nasce e quella che va ad esaurirsi si compenetra, garantendo un naturale equilibrio di continuità del senso della vita.
Ma oggi, dove tutto cambia e si trasforma ad una velocità più rapida di quanto l'essere umano sia in grado di controllare, l'istituzione famiglia perde le sue connotazioni originali e non riesce più ad assolvere i preziosi compiti che ha sempre garantito.
Famiglie allargate, single, coppie dello stesso sesso... Difficile trovare tra queste alternative, nuclei che includano il genitore anziano o il parente con disabilità. Ecco che la figura del badante si fa spazio nel vuoto creatosi.
L’Inps ha rilevato che lo scorso anno i lavoratori domestici che hanno versato i contributi sono stati 894.299, nell’86,4% dei casi donne. La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, il 69,5% del totale.
Rispetto alla zona di provenienza - scrive l’INPS - nel 2022 l’Europa dell’Est è la zona geografica da cui proviene la maggior parte dei lavoratori domestici con 316.817 lavoratori pari al 35,4% del totale dei lavoratori domestici, seguiti dai 272.583 lavoratori di cittadinanza italiana (30,5%), dai lavoratori del Sud America (7,8%) e dell’Asia Orientale (6,8%). Dieci anni fa la quota di lavoratori dell’Est europeo era pari a 44,5% contro il 21,2% dei lavoratori italiani. La classe d'età “50-54 anni” è la più frequente, con un peso pari al 17,2% del totale, mentre il 21,4% ha un’età pari o superiore ai 60 anni e solo il 1,9% ha un'età inferiore ai 25 anni.
Complessivamente nel 2022 i lavoratori domestici sotto i 45 anni rappresentano il 30,2% del totale, mentre dieci anni fa erano quasi la metà (49,7%).
Ma come trovare il badante ideale? I canali per intercettare queste figure sono essenzialmente due, le agenzie e il passaparola. Grazie ai social, il passaparola si è modificato e ampliato a tal punto che si può essere letteralmente sommersi da telefonate provenienti dalle chat in cui si è inserita la propria richiesta... sarà un vero lavoro fare una selezione.
Corrispondendo una quota associativa (che varia dai 50 ai 400 euro) si può affidare questo primo, annoso step ad agenzie specializzate che proporranno candidature selezionate con un curriculum di comprovata esperienza.
Quando una brava badante si ritrova disoccupata, in poche giorni è subito ricollocata da familiari o amici che hanno avuto modo di vederla all'opera. Se non si ha la fortuna di conoscere una badante fidata il ricorso
all'agenzia è l'opzione più indicata.
Maria Teresa Accardo