Fentanyl, la droga degli zombie

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Il Fentanyl nasce come farmaco per la terapia del dolore nei malati oncologici e terminali, inibendo i recettori del dolore e donando un senso di euforia. Parallelamente al mercato legale, la produzione illecita di questo oppioide sintetico, è in forte ascesa.
Il dark web e il deep web, sono i mezzi di diffusione preferiti dagli spacciatori, perchè garantiscono l’anonimato più di ogni altro canale di smercio.
Viene chiamata “la droga degli zombie” perché trasforma chi la usa in un morto che cammina, sia per la postura fisica che assume, per le spaventose ulcere che provoca sugli arti e per l’alta probabilità di perdere la vita.
La sostanza è 100 volte più potente della morfina e 50 volte più forte dell'eroina e altrettanto tossica. Inoltre dà dipendenza molto rapidamente. Sono sufficienti appena 2-3 milligrammi per uccidere una persona provocandone il soffocamento.
La questione è una seria minaccia per la salute pubblica mondiale. In America si contano più di 200 morti al giorno. Joe Biden e Xi Jinping si sono incontrati lo scorso novembre proprio per rafforzare la cooperazione tra Stati Uniti e Cina nella lotta al fentanyl.
E’ infatti la Cina la massima produttrice della sostanza illegale, che viene realizzata nei tanti kitchen laboratories, (laboratori clandestini) disseminati nel il Paese, che oltre a rendere la sostanza più potente e pericolosa, permette la sua diffusione a un prezzo economico rendendola accessibile a un’utenza sempre più estesa.
In Italia è stata diffusa un’allerta di terzo grado sul Fentanyl. Gli alert, coordinati dal Dipartimento delle politiche antidroga consistono in una comunicazione d’urgenza inviata a tutti gli operatori che si occupano dei consumatori che abusano di sostanze stupefacenti. L'allerta di grado 3 si riferisce a sostanze che possono provocare intossicazioni severe o morti, quale il Fentanyl.
Questo stupefacente si diffonde con estrema facilità, perché ha costi di produzione estremamente bassi e sono sufficienti quantitativi esigui per realizzare molte dosi.
Ovviamente le mafie hanno fiutato l’affare, invogliate, oltre che dal business altamente redditizio, dall’occasione di introdursi in un mercato giovane, dove entrano in gioco mezzi che sfuggono al controllo delle forze dell’ordine. Ad esempio, su Telegram si può acquistare tutto ciò che di illegale esiste permettendo ai venditori di nascondersi dietro un semplice username.
Siamo di fronte ad un flagello silenzioso, una guerra intestina ma globale. Per fermarlo servono interventi puntuali e una proficua cooperazione con gli altri Paesi. La globalizzazione è anche questo.

Maria Teresa Accardo

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